Continua la pubblicazione di alcune esperienze di personali su LA "MIA" VIA DELLO YOGA:
Viki, 41 anni e mille domande tra cui....Yoga perchè?
Le risposte chiare si aggiravano tra:
Risposte che sono arrivate, altre che stanno arrivando, altre ancora che hanno generato nuove domande...
Yoga è per me una continua evoluzione, è riuscire ad estraniarsi nel silenzio senza aver paura del silenzio stesso.
Scoprire energie sconosciute, indirizzare in maniera più proficua quelle possedute, affinare le percezioni, comprendere più sfumature, riscoprire gesti e movimenti che si crede di aver dimenticato.
Per poi ritrovare una sana fusione tra corpo e mente, tra pensiero e movimento, sentire che possono e che anzi devono essere un tutt'uno, così da creare armonia ed equilibrio dentro e fuori se stessi.
Paola ha integrato perfettamente quello che cercavo: risentire il mio corpo funzionare e riuscire a sentire così anche i pensieri. Tra le tante cose che rendono gradevoli la pratica con Paola, c'è anche la gradualità dell'approccio con la meditazione che, per noi "profani" occidentali è l'ideale, soprattutto per il fatto che indirizza, introduce ma lascia completamente liberi di decidere se, quando e come approfondire questo ramo dello yoga.
L'occasione in cui ho sperimentato in modo più tangibile la fusione tra corpo e mente è stata la danza dei Dervishi Rotanti, una sorta di autoipnosi in movimento, durante la quale si riesce davvero a raggiungere l'obbiettivo di svuotare la mente e alleggerire il corpo. Le sensazioni benefiche di abbandono e relax provate durante quell'esercizio si sono protratte a lungo nelle ore successive, ma soprattutto ho potuto costatare che spesso i limiti fisici ce li imponiamo da soli, mentre basta lasciarsi andare con convinzione per scoprire che molti di questi limiti si possono varcare, ricavandone un grande benessere interiore e una grande forza che viene dall'interno di noi stessi e che non dobbiamo mai smettere di cercare.
La sintonia creatasi nel gruppo e con la stessa insegnante ha favorito ancora di più questa ricerca, alcune persone le conoscevo e si è approfondita l'intesa, altre - pur non varcando la soglia della confidenza - mi hanno dato modo di condividere belle esperienze ed emozioni.
La mia via dello yoga è lastricata di interrogativi, ma anche di risposte, la prima fra tutte è data dalla consapevolezza che si intraprende un percorso di crescita interiore (fisico e culturale) e quindi a questo punto che altro dire: yoga perchè?
Perchè sì!
Viki, 41 anni e mille domande tra cui....Yoga perchè?
Le risposte chiare si aggiravano tra:
- curiosità per una disciplina affascinante e diversa dalle altre attività fisiche - temuto arrivo dei fatidici 40 (lo so, forse è scontato cercare nuove vie a quel "giro di boa")
- voglia di riprendere confidenza con il mio corpo in un periodo di abbandono (in tutti i sensi) dopo aver sempre praticato sport (atletica, ginnastica acrobatica e basket) a livello agonistico e aver studiato un pò danza.
- bisogno di fermarsi a riflettere, di ritrovare concentrazione.
Risposte che sono arrivate, altre che stanno arrivando, altre ancora che hanno generato nuove domande...
Yoga è per me una continua evoluzione, è riuscire ad estraniarsi nel silenzio senza aver paura del silenzio stesso.
Scoprire energie sconosciute, indirizzare in maniera più proficua quelle possedute, affinare le percezioni, comprendere più sfumature, riscoprire gesti e movimenti che si crede di aver dimenticato.
Per poi ritrovare una sana fusione tra corpo e mente, tra pensiero e movimento, sentire che possono e che anzi devono essere un tutt'uno, così da creare armonia ed equilibrio dentro e fuori se stessi.
Paola ha integrato perfettamente quello che cercavo: risentire il mio corpo funzionare e riuscire a sentire così anche i pensieri. Tra le tante cose che rendono gradevoli la pratica con Paola, c'è anche la gradualità dell'approccio con la meditazione che, per noi "profani" occidentali è l'ideale, soprattutto per il fatto che indirizza, introduce ma lascia completamente liberi di decidere se, quando e come approfondire questo ramo dello yoga.
L'occasione in cui ho sperimentato in modo più tangibile la fusione tra corpo e mente è stata la danza dei Dervishi Rotanti, una sorta di autoipnosi in movimento, durante la quale si riesce davvero a raggiungere l'obbiettivo di svuotare la mente e alleggerire il corpo. Le sensazioni benefiche di abbandono e relax provate durante quell'esercizio si sono protratte a lungo nelle ore successive, ma soprattutto ho potuto costatare che spesso i limiti fisici ce li imponiamo da soli, mentre basta lasciarsi andare con convinzione per scoprire che molti di questi limiti si possono varcare, ricavandone un grande benessere interiore e una grande forza che viene dall'interno di noi stessi e che non dobbiamo mai smettere di cercare.
La sintonia creatasi nel gruppo e con la stessa insegnante ha favorito ancora di più questa ricerca, alcune persone le conoscevo e si è approfondita l'intesa, altre - pur non varcando la soglia della confidenza - mi hanno dato modo di condividere belle esperienze ed emozioni.
La mia via dello yoga è lastricata di interrogativi, ma anche di risposte, la prima fra tutte è data dalla consapevolezza che si intraprende un percorso di crescita interiore (fisico e culturale) e quindi a questo punto che altro dire: yoga perchè?
Perchè sì!