di Gianni Da Re Lombardi
yogasutra.it
venerdì 26 ottobre 2007 10:13
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Ho scoperto lo yoga da bambino, attraverso un fumetto di avventure, credo Buck Danny o un suo epigono pubblicato sul Corriere dei Ragazzi negli anni settanta. In un episodio c'era un pilota indiano che praticava yoga e meditazione. Mi ricordo una vignetta in cui questo pilota praticava sirsasana con le gambe in padmasana (allora non sapevo che si chiamassero così). A diciassette anni comprai un manuale di Indra Devi, "Yoga in sei settimane", pubblicato da Rizzoli e, pian piano, imparai le posizioni principali: sarvangasana, halasana, la fondamentale e poco diffusa simhasana (la posizione del leone, che in genere è poco praticata nelle lezioni di gruppo perché poco "estetica") e molte altre. Con un altro libro, che ho perduto e di chi non ricordo neppure il titolo, imparai le tecniche di rilassamento basate sul training autogeno, che deriva in buona parte dalle tradizionali tecniche di rilassamento dello yoga. Fortunatamente, avendo una buona preparazione atletica ed essendo prudente di natura, non mi sono mai infortunato praticando. Adesso so che praticare da autodidatti può essere pericoloso, se si cerca di bruciare le tappe o di assumere posizioni per cui non si è pronti, solo perché le si è viste sui libri.
L'aspetto interessante della mia "epifania dello yoga", l'apparizione dello yoga in un fumetto d'avventure che leggevo da bambino è che in questo modo, nella mia giovane mente, lo etichettai come una cosa "da uomini". Grande fu la mia sorpresa quando, cercando un corso per migliorare e approfondire la mia pratica di autodidatta, scoprii che lo yoga viene visto in occidente come una disciplina prevalentemente femminile.
Successivamente per lunghi anni ho praticato molto sporadicamente, limitandomi a sirsasana in funzione antistress, e il rilassamento profondo, sdraiato su un tappeto oppure con le gambe verticali contro il muro, perché avevo scoperto che aveva un potente effetto rigenerante contro la stanchezza.
Ho ripreso la mia pratica in modo sistematico nel 2001, approfondendo anche lo studio teorico e la conoscenza delle diverse scuole, decidendo sin da subito che insegnare yoga sarebbe stata la mia strada. Da allora pratico regolarmente, con uno o due giorni di riposo alla settimana (saltare ogni tanto secondo me fa bene). Nel 2006 ho aperto il blog Yogasutra, il primo blog in lingua italiana dedicato allo yoga. Attualmente insegno allo Studio Danzarte di Saronno.
Il grande insegnamento dello yoga, per me è stato scoprire che, per tutta la vita, siamo sempre un po' principianti. Non esiste un asana acquisito per sempre. Quando sei consapevole della tua posizione, ti rendi conto che ogni giorno è diversa. Persino tadasana, se non la pratichi per una settimana, quando riprendi ti insegna qualcosa di nuovo.